domenica 8 ottobre 2017






Ottenere da Faenza il patrocinio dei Moltiplicatori Italiani Viticoli Associati (MIVA), l'assocazione di categoria che raggruppa i vivaisti viticoli di tutta Italia, è motivo d'orgoglio per il nostro piccolo museo, impegnato da ormai 5 anni nella riscoperta del glorioso passato vivaistico di Milazzo, dal 1893 città delle barbatelle. Il salvataggio dell'intero archivio d'impresa (1912-1972) di uno dei più importanti vivaisti viticoli della Piana, il comm. Antonino Bucca, l'aquisizione della collezione di coltelli d'innesto Kunde e Domus commercializzati dagli anni Trenta dai vivai di viti americane di Antonino italiano, l'esposizione dell'autografo dello scienziato Antonio Ruggeri, che a Milazzo creò nel 1897 il suo ibrido più celebre, il140 R, oggi tra i portinnesti della vite più diffusi al mondo, la periodica opera di documentazione dell'odierno vivaismo viticolo con foto e filmati girati nella Piana nei vivai Maimone e Formica, sono alcune delle attività più interessanti realizzate in questi ultimi anni. Attività che ottengono oggi questo importante riconoscimento, per il quale indirizziamo a tutte le componenti MIVA, ed in particolare al comitato di presidenza presieduto da Mario Maiorana, i nostri infiniti ringraziamenti.












 
Innesto a doppio spacco inglese (Vivai Salvatore Torre, c.da Gelso, 1974)


 Innesti a tavolino, vivai Pietro Formica, c.da Due Bagli, c. 1992


L'innesto nella Piana di Milazzo oggi, attività esclusivamente femminile 
(vivai Giuseppe Alessio Maimone, c.da S. Marco)


L'innesto nella Piana di Milazzo, oggi
(vivai Giuseppe Alessio Maimone, c.da S. Marco)

 
Mazzo di 25 barbatelle innestate prodotte oggi nella Piana

   
 Marze, portinnesti ed innesti-talea impiegati nella 
produzione odierna delle barbatelle innestate 
Bottiglie di Mamertino di Milazzo doc, Capobianco e Caporosso in esposizione tra un modellino di torchio alla genovese e materiale prelevato da uno dei 
vivai di viti americane della Piana


 
Le onorificenze commerciali conferite negli anni Venti
al vivaista milazzese Antonino Bucca
 

Il museo custodisce l'intero archivio d'impresa 
del vivaista milazzese Antonino Bucca. 
Una preziosa fonte per la storia economica con documenti risalenti al periodo compreso tra il 1913 ed il 1972. Tra gli altri,
questa corrispondenza commerciale del 1923
















Nelle foto di seguito: MIVA, congresso Milazzo 1988









 BARBATELLE INNESTATE
 
C.da S. Pietro, proprietà Basile

 
C.da S. Marco, vivai Giuseppe Alessio Maimone

 
C.da S. Marco, vivai Giuseppe Alessio Maimone


C.da Due Bagli, vivai Formica, dove l'abile innestatore Giorgianni - in visita al vivaio - ci ha raccontato qualche aneddoto della sua lunga carriera 


C.da S. Pietro, via Palmara: sopra ed in basso foto di qualche anno fa
di uno dei barbatellai dei vivai Giuseppe Alessio Maimone





 


Barbatelle innestate pronte per il confezionamento in via Garrisi,
nei vivai di Giuseppe Alessio Maimone



Barbatelle standard di Corniola, vitigno per uve da tavola tardive
 legato alla tradizione della Piana di Milazzo



BARBATELLE SELVATICHE
(C.da Due Bagli, vivai Giovanni Maimone, primavera 2017)

 








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